09 Giu Quante cose hai rimandato oggi?
Rimandare le cose a domani è un fenomeno più diffuso di quanto si voglia ammettere e non è certo una cosa che ci aiuta nello svolgimento delle nostre attività. Per questo dobbiamo smettere di procrastinare.
Ma cosa significa esattamente “procrastinare”? Ecco la definizione secondo il vocabolario Treccani:
differire, rinviare da un giorno a un altro, dall’oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe.
Ammettilo, sarà capitato anche a te di rinviare il pagamento di una multa, un lavoro che dovevi svolgere, un appuntamento al quale non avevi voglia di andare, ecc ecc.
Perché abbiamo la tendenza a rimandare alcune cose?
Senza voler approfondire le motivazioni psicologiche che ci possono essere alla base, ecco alcune ragioni per cui evitiamo di gestire le cose che invece dovremmo affrontare:
- mancanza di tempo: in molti casi si tratta semplicemente una scusa perché spesso sostituiamo ciò che dovremmo fare con altre attività più leggere o che ci piacciono di più;
- disinteresse: l’attività di cui ci dobbiamo occupare non è di nostro gradimento e questo ci fa passare completamente la voglia di farla;
- pigrizia/noia: il compito che dovremmo svolgere ci annoia e preferiamo fare cose più divertenti oppure ci convinciamo di essere persone pigre e utilizziamo questa come scusa per aggirare l’ostacolo;
- mancanza di scadenze o scadenze troppo lontane: questo succede in particolar modo alle persone che dicono di lavorare meglio sotto pressione. Loro non prendono in considerazione l’inizio dell’attività finché non arrivano al limite della scadenza, anche se avrebbero tutto il tempo per pianificare le attività con molta calma, senza rischiare di arrivare in ritardo.
- paura di fallire: questa paura può essere talmente forte da bloccare ogni iniziativa. Succede quando non ci sentiamo capaci di svolgere quel compito;
- paura del successo: allo stesso modo della precedente, avere timore di non meritarsi il successo può essere un elemento molto frenante;
- perfezionismo: questa motivazione è secondo me la più subdola tra tutte, forse perché mi ci ritrovo abbastanza. Quando rimandiamo qualcosa perché pensiamo che adesso non ci siano le condizioni perfette per svolgerlo, riusciamo a mentire a noi stessi a cuor leggero. Ci convinciamo che dovremmo iniziare solo quando potremo farlo esattamente come è nei nostri sogni. Aspettiamo il momento perfetto, che però potrebbe anche non arrivare mai.
Se ti ritrovi, almeno in parte, in una delle situazioni sopra indicate, allora è arrivato il momento di smettere di procrastinare.
Cosa si può fare per non posticipare continuamente?
La prima cosa da fare è perdonare te stessa per aver rimandato a lungo, alleggerendoti così dal senso di colpa e partendo con una sensazione di serenità di fondo.
Ricorda inoltre, che rimandare è solo un’illusione momentanea, che sposta semplicemente il problema nel tempo, anziché fartelo affrontare quanto si presenta.
Ora vediamo alcuni suggerimenti per smettere di procrastinare.
Cerca la motivazione
Se il lavoro che devi svolgere non ti piace, prova a sforzarti di cercare degli aspetti positivi. Se proprio non ce ne sono, pensa quanto starai meglio una volta che l’avrai terminato.
Questa soluzione può essere molto d’aiuto anche per le persone che si definiscono pigre o annoiate
Crea delle scadenze
Se una scadenza non c’è, inventala tu.
Se invece c’è ma e troppo lontana, inventane di intermedie in modo da iniziare il lavoro con il giusto anticipo per lavorare in tranquillità.
Suddividi l’attività in compiti più piccoli
Se la questione di cui ti devi occupare ti sembra troppo grande da gestire, spezzettala in tanti piccoli lavori e vedrai che riuscirai a raggiungere l’obiettivo più facilmente.
Regola dei due minuti
Come dice David Allen (consulente di produttività e scrittore americano), nel suo metodo GTD (Getting Things Done), fai subito tutte le attività che richiedono meno di due minuti.
In effetti, ci sono alcuni compiti che richiedono veramente uno o due minuti di orologio e impieghiamo più energie a doverceli ricordare, piuttosto che farli veramente.
Se vuoi approfondire questo metodo, il libro che lo spiega nel dettaglio è “Detto Fatto” di David Allen. Si tratta di un vero e proprio manuale per il gestire il flusso delle attività lavorative, non esattamente un libro da leggere sotto l’ombrellone.
Non temere il fallimento o il successo
La paura di fallire non dovrebbe essere un freno perché solo fallendo puoi imparare veramente.
Allo stesso modo il successo non dovrebbe bloccarti, devi credere di più in te stessa e nelle tue capacità.
Non cercare la perfezione
Quando pretendi di fare un lavoro perfetto, corri il rischio di non iniziare mai. Ricorda che:
“fatto è meglio che perfetto”
È importante accontentarsi di ciò che riesci a fare dando il massimo dell’impegno.
Nessuno dovrebbe pretendere la perfezione
Dulcis in fundo
In conclusione, ricorda di darti una ricompensa per essere riuscita a fare ciò che continuavi a procrastinare.
Spesso il solo fatto di essere riusciti a svolgere qualcosa che continuavi a rimandare è già un premio, sottolinealo però con un piccolo regalo per te commisurato alla fatica che hai fatto, che può andare da un piccolo dolcetto, a un massaggio rilassante, a una vacanza.
Cosa ne pensi? Hai voglia di farti un regalo perché hai deciso di smettere di procrastinare?
Se invece pensi che sarebbe utile fare una chiacchierata con me, contattami così ci prenderemo un caffè insieme.
Vuoi iniziare ad alleggerire la tua casa liberandoti da tutto ciò che non ti serve o non ti piace più o che, semplicemente, possiedi da troppo tempo?
Scarica il workbook Le 10 domande per un decluttering efficace e inizia ad elencare le cose che vuoi eliminare. Troverai subito degli spunti utili, che non ti aspettavi, per fare un buon decluttering.
Iscriviti alla newsletter per ricevilo gratuitamente.
No Comments