L'arte svedese di mettere in ordine la propria vita Sabrina Crippa

L’arte svedese di mettere in ordine

Nel mio lavoro parlo sempre di quanto sia importante organizzarsi per alleggerire la propria vita.

Oggi però ho deciso di parlarti di un aspetto che viene spesso sottovalutato e voglio farlo attraverso un libro che mi ha molto fatto riflettere mentre lo leggevo.

Il libro si intitola “L’arte svedese di mettere in ordine” ed il sottotitolo è “sistemare la propria vita per alleggerire quella degli altri”.

Non si tratta solo di suggerimenti o tecniche per organizzare meglio le proprie cose, quanto piuttosto di una filosofia di vita che aiuta a farci stare meglio e a non appesantire i nostri cari una volta che non ci saremo più.

Ma andiamo con ordine.

L’autrice

Margareta Magnusson, è un’artista che ha esposto le sue opere in tutto il mondo.

È nata in Svezia ma ha viaggiato moltissimo, grazie al suo lavoro.

Ora ha superato gli 80 anni e ha già fatto decluttering molte volte nella sua vita; ora però, pensando ai suoi 5 figli, ha deciso di fare pulizia una volta per tutte per non lasciare questa incombenza ai suoi eredi.

Da questa esperienza è nato il libro.

Dostadning

La parola “dostadning”, in svedese significa “fare pulizia in vista della morte”; si tratta quindi di passare in rassegna tutto ciò che non vogliamo più, anche per far risparmiare tempo ed energie a chi dovrebbe occuparsene dopo la nostra dipartita.

Il momento giusto per fare del “dostadning” può essere durante la nostra vecchiaia, magari quando siamo rimasti soli o dobbiamo trasferirci.

Potrebbe avvenire però anche in età giovanile, quando ci rendiamo conto che abbiamo utilizzato tutto lo spazio a nostra disposizione e quando la morte è ancora un pensiero lontanissimo.

Questo deve farci riflettere su cosa veramente intendiamo conservare.

Si tratta di una riorganizzazione profonda che rende la nostra vita quotidiana più leggera.

Il fatto di prendere in mano tutti gli oggetti che conserviamo e dedicarci del tempo, per poi disfarsene, può essere addirittura gratificante e portare notevoli benefici.

L’arte svedese di mettere in ordine

Il libro di Margareta Magnusson riesce a trattare un tema così delicato e denso di mille tabù, in maniera molto piacevole, leggera e a tratti quasi divertente.

Tutto si basa sull’esperienza dell’autrice che deve gestire gli oggetti della suocera e della propria madre, dopo la loro dipartita.

Quando si ritrova a dover fare quella che lei definisce la sua “terza pulizia”, una volta rimasta vedova e dopo aver deciso di trasferirsi in una casa più piccola; decide di gestire tutto in autonomia.

Da questo nasce l’idea di scrivere “L’arte svedese di mettere in ordine.”

Nei vari capitoli vengono date istruzioni e suggerimenti su come trattare i diversi ambienti e le varie categorie di oggetti.

Un manuale per mettere in ordine la propria vita

La Magnusson, nel corso dei capitoli, dà molti spunti su come affrontare questa pulizia della terza età.

Suggerisce di partire dai luoghi dove classicamente si accumulano molte cose: cantine, solai e soffitte.

Risulterà inevitabilmente più facile liberarsi di cose che spesso non ricordiamo nemmeno di avere.

Poi si passa all’interno della casa e il suggerimento è quello di iniziare dai vestiti, che spesso non creano grossi legami affettivi.

Anche in questo caso il decluttering può essere più semplice.

Piano piano, si possono trattare i vari locali, cercando di comunicare ad amici e parenti che stiamo facendo questo grosso repulisti, magari qualcuno potrebbe essere interessato a ricevere oggetti dei quali ci vogliamo liberare.

Si passa poi a  trattare categorie molto delicate, quali i ricordi, le fotografie e le collezioni.

Anche in questo caso l’autrice ci suggerisce come gestirli al meglio.

Una nota particolare merita l’idea di mettere tutti i ricordi e gli oggetti che hanno un forte significato affettivo, solo ed esclusivamente per noi, in una scatola con scritto “Personale, da buttare”.

Chi dovrà prendersi cura delle nostre cose potrà decidere di analizzare il contenuto oppure liberarsene senza alcun senso di colpa.

Perché ho scelto questo libro?

Ho scelto di leggere questo libro perché tratta un decluttering molto particolare e delicato e cioè di come liberarsi, una volta per tutte, di tutto il superfluo, pensando a cosa vorremmo lasciare dopo la nostra morte.

Chi ha avuto un parente che è venuto a mancare sa che, oltre al dolore, ci sono molti aspetti pratici da affrontare che possono portare anche a litigi in famiglia.

Anche se al primo impatto potrebbe sembrare un argomento troppo triste o malinconico; la delicatezza con cui viene trattato l’argomento rende la lettura estremamente piacevole.

Se hai voglia, scrivi nei commenti se hai avuto esperienze di questo tipo.

Se invece pensi che sarebbe utile fare una chiacchierata con me, contattami così ci prenderemo un caffè insieme.

Vuoi iniziare ad alleggerire la tua casa liberandoti da tutto ciò che non ti serve o non ti piace più o che, semplicemente, possiedi da troppo tempo?

Scarica il workbook Le 10 domande per un decluttering efficace e inizia ad elencare le cose che vuoi eliminare. Troverai subito degli spunti utili, che non ti aspettavi, per fare un buon decluttering.

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Sabrina Crippa
sabrina@sabrinacrippa.com

Sono la tua Professional Organizer. Insieme riusciremo a migliorare l’organizzazione dello spazio intorno a te, alleggerendo così anche le tue giornate.

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