27 Ott Cosa fa il Professional Organizer
Dopo aver parlato, nelle scorse settimane, di organizzazione e disorganizzazione, è giunto il momento di capire cosa fa esattamente il Professional Organizer.
Da dove nasce?
La figura del Professional Organizer, o P.O., nasce a Los Angeles (USA), agli inizi degli anni ‘80 da un gruppo di donne, che si occupano di servizi di organizzazione.
Col passare degli anni, si diffonde in diverse parti del mondo e approda in Italia nel 2013, con la nascita dell’associazione APOI.
Una definizione corrispondente nella nostra lingua non c’è; potremmo tradurlo come “organizzatore professionale” o, meglio ancora, “professionista dell’organizzazione” anche se è stato deciso di mantenere il nome originale, per individuare questa professione
Cosa fa?
Il P.O. offre un servizio alla persona, aiutandola a migliorare l’organizzazione dei propri spazi o del proprio tempo.
In pratica:
ti ascolta per capire quali sono le tue esigenze,
ti propone le tecniche o i metodi appresi durante la formazione o come esperienza personale, e infine
individua la soluzione più adatta, che possa risolvere i tuoi problemi organizzativi in maniera duratura.
Cosa non fa?
La prima regola per un Professional Organizer è non giudicare, quindi non temere di far vedere anche gli angoli più disordinati della tua casa.
Il mio scopo e quello di tutti i P.O., è quello di ascoltare e aiutare, non quello di esprimere giudizi.
Un’altra cosa importante è che non ti farà buttare nulla, a meno che tu non voglia.
Non ti darà regole fisse da seguire, ma ti seguirà nel percorso di riorganizzazione per essere sicura che le tecniche vengano capite e assimilate, così da poter essere usate anche in futuro e in autonomia.
In quali ambiti opera?
L’organizzazione può riguardare tutti gli aspetti della vita, per questo la figura del Professional Organizer si muove in diversi ambiti. Senza entrare troppo nel dettaglio possiamo individuarne i principali:
Spazi domestici: riorganizzare di tutti gli spazi della casa, supporto in caso di trasloco, decluttering, space clearing, ecc.
Famiglia: organizzare la gestione famigliare, agenda della famiglia, menu settimanale, ecc.
Stile di vita e cambiamenti: trovare il giusto equilibrio tra vita e lavoro; gestire gli aspetti pratici derivanti da avvenimenti che accadono nella vita di tutti noi, dal matrimonio alla nascita, dal divorzio al lutto, ecc.
Lavoro: ottimizzare le attività lavorative e gestire progetti, scadenze, migliorare i flussi di lavoro, l’utilizzo della posta elettronica, ecc.
Disorganizzazione cronica e disturbo da accumulo: aiutare le persone che vivono in una condizione di disorganizzazione da molto tempo o che sono affette da disposofobia.
Per un approfondimento di questi argomenti ti invito a leggere questi due articoli che trovi sempre all’interno del mio blog: disorganizzazione cronica e dispososfobia
ADHD: aiutare le persone che soffrono di deficit di attenzione e iperattività, ad organizzarsi meglio.
Educazione: insegnare a bambini e ragazzi, all’interno della scuola, come organizzare i propri spazi, il proprio tempo e lo studio.
Personalmente mi occupo dell’ambiente domestico e sono specializzata in “casa” e “disorganizzazione cronica e disturbo da accumulo”.
Quando chiamare un P.O.?
Puoi rivolgerti ad un Professional Organizer quando:
- decidi di riorganizzare una stanza o tutta la tua casa;
- devi traslocare;
- vuoi cambiare il tuo stile di vita;
- hai la necessità di programmare le tue giornate in maniera più produttiva;
- ci sono stati nella tua vita alcuni cambiamenti che ti costringono a rivedere i tuoi spazi o le tue giornate;
- non sai come fare il cambio degli armadi;
- hai bisogno di pianificare i pasti settimanali per la famiglia;
- non sai da che parte cominciare a sistemare il tuo archivio;
- desideri che la sedia in camera da letto sia definitivamente libera dai vestiti;
- hai l’esigenza di sistemare il garage o la cantina;
…questo per fare solo alcuni esempi!
Se pensi di aver bisogno di un Professional Organizer, puoi lasciarmi un tuo commento o contattarmi direttamente.
Se invece pensi che sarebbe utile fare una chiacchierata con me, contattami così ci prenderemo un caffè insieme.
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